Torrente che nasce con tre rami principali (rii Pecolàt, Scuadrìns e Purcinìc) dal monte Cuarnan, scorre a levante dei borghi di Jouf e Lucardi e a ponente di tutti gli altri. Termina nel fiume Ledra, ad Artegna, dopo aver segnato per un tratto il confine con Gemona.
Dà il nome ad un aratorio vitato e ad un mulino. Il primo documento che ne parla è degli anni seguenti al 1240, quindi lo troviamo menzionato in diplomi del 1278, del 1299, del 1355. Dal 1371 in poi, con numerose controversie, segnò il confine con Gemona. Toponimi simili sono Arvenis/Orvenis, monte in Carnia, e il rio Arvoncli/Revonchio nella Bassa, dal latino arv- (campo), nei quali prevale la forma in a-. Secondo il Marchetti l’etimo è prelatino, cioè celtico. Il significato sarebbe di “terra arata, biada, sementi”.
Cornelio Cesare Desinan, La toponomastica del Comune di Artegna, Società Filologia Friulana, Udine 1972
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Toponimo di origine oscura, verosimilmente preromana (Frau). Da voci indoeuropee (Desinan). Il termine Arv- e Orv- sta ad indicare terreni coltivati: ciò può voler dire che il nome è stato dato originariamente alla parte bassa del corso del torrente, ad Artegna per esempio, e poi è passato a designare l’intero corso del torrente stesso.
Benito Tonello, Toponomastica di Montenars, Comune di Montenars, 2004
Sezione
Toponomastica / O